Api: una risorsa vitale da salvare!

Le api stanno scomparendo!

Di fronte a tale allarme si è sviluppato un movimento per salvare le api da parte di Associazioni ambientaliste, Reti e Gruppi (Avaaz, Fondazione per la Giustizia Ambientale, gli Amici della Terra, la Rete d'Azione sui Pesticidi, Greenpeace…) che ha portato oggi i primi risultati, ma il viaggio è ancora lungo!

A partire dalla fine degli anni 90’ un’anomala diminuzione delle colonie delle api è stata segnalata da molti apicoltori in Europa. Responsabili di questa moria sarebbero i pesticidi chimici delle coltivazioni industriali, in particolare i neonicotinoidi.

Tutto ciò è dimostrato da numerosi studi scientifici suffragati dall’Efsa (Agenzia europea per la Sicurezza alimentare)[1]che evidenziano la grave necessità di salvare le api!

Le multinazionali produttrici di tali pesticidi (tra cui Bayer e Syngenta) hanno sempre negato la correlazione, ma lo studio da parte dell’Efsa[2] ha definitivamente appurato i gravi effetti negativi cronici di tali pesticidi sulla vita delle api e dell’alveare, incriminando tre pincipali sostanze: clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam.

Questo sempre più concreto pericolo se non fosse scongiurato avrebbe conseguenze disastrose per la terra, le api e tutti gli insetti impollinatori hanno infatti un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’ecosistema e sono responsabili della produzione di cibo.

Si calcola che “fino al 35% della produzione di cibo a livello globale dipenda dal servizio di impollinazione naturale offerto da questi insetti. Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api. Solo in Europa, ben 4000 diverse colture crescono grazie alle api. Se gli insetti impollinatori continuassero a diminuire come sta succedendo da anni, molti alimenti potrebbero non arrivare più sulle nostre tavole!”[3]

Quando le api scompariranno all’uomo resteranno solo quattro anni di vita, questa frase viene da molti attribuita ad Albert Einstein. Al di là del fatto che lo scienziato l’abbia detta o meno, è certo che esista un oggettivo pericolo e che in questo senso l’agricoltura industriale intensiva abbia fallito, evidenziando la necessità di investire invece nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile ed ecologica.

Foto api 2In seguito allo studio dell’Efsa a conferma di tutto ciò in Europa sono nate diverse petizioni per chiedere la messa al bando di tali pesticidi, si è sviluppata una grande mobilitazione sia a livello europeo che all’interno dei singoli Paesi membri. Simbolo di tale mobilitazione è l’ape Bernie, un’ape gigante esposta a Bruxelles davanti al parlamento da Avaaz.

Spinta da tale mobilitazione generale l’UE presenta nel gennaio 2013 la proposta di messa al bando per due anni dei pesticidi incriminati.

La proposta viene portata al voto il 15 marzo ed è bocciata a causa dell’opposizione di una minoranza di Paesi.

Nel maggio 2013 si arriva finalmente alla messa al bando per due anni dei trepesticidi ammazza-api” con oltre la metà dei Paesi UE che votano a favore della messa al bando.

Dopo tale importante provvedimento nel luglio 2013 sempre dall'Unione Europea arriva anche il divieto di utilizzo per due anni di una quarta sostanza nociva per le api: l'insetticida Fipronil

Nel viaggio per salvare le api sono quindi stati raggiunti fino ad oggi importanti risultati! Tuttavia la messa al bando di questi pesticidi non è totale – non riguarda cioè tutte le colture- e per ora è stata fissata solo per due anni!

Bisogna fare di più come chiedono molte associazioni tra cui Greenpeace: mettere al bando tutti i pesticidi killer, rendere il divieto totale e a lungo termine, varare un Piano di tutela degli insetti impollinatori e investimenti economici nella ricerca e nello sviluppo di pratiche agricole sostenibili!

Fluido al mieleE’ importante, nel nostro piccolo, che ciascuno sappia per scegliere ed agire di conseguenza!

Biofficina utilizza solo miele biologico di spiaggia proveniente dal Parco di Migliarino dove le api sono protette e tutelate e miele millefiori bio delle colline lucchesi; mieli di piccoli produttori le cui certificazioni e pratiche di lavoro dimostrano rispetto per le api ed il loro ciclo di vita.[4]

E’ importante, su un piano più generale, che la mobilitazione continui e che la sensibilità su questo tema si sviluppi! 

Contro i grandi interessi e i gravi danni fatti all’ambiente in nome di questi, solo l’informazione e l’autodeterminzione possono fare qualcosa.

Biofficina sostiene la campagna “Salviamo le api” e firma, voi?:

 http://salviamoleapi.org/

 


[1] Cfr. http://www.greenme.it/informarsi/agricoltura/9521-moria-api-efsa.

[2] http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/130704.htm; http://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/3295.htm.

[3] Cfr. http://salviamoleapi.org Green peace, rapporto Fao 2010

[4] Il nostro miele ci viene fornito dall'Azienda Agricola "Sapori Mediterranei" ( http://www.saporimediterranei.eu/ ) e dall'Azienda Agricola "Il Gobbo" ( http://www.ilgobbo.it/ ). La foto di copertina è stata scattata e gentilmente concessa dall'azienda Il Gobbo