Km 0 nel bio: un passo in più anche per la cosmesi?

Il cosmetico ecobio è oggi da molti considerato migliore del cosmetico tradizionale e in quanto tale buono in sé ma….questo potrebbe non essere sempre del tutto vero, potrebbe non bastare! Forse è il momento di fare un passo in più sulla scia anche dello sviluppo del biologico e del Km 0 nel settore alimentare.

Biologico alimentare e cosmesi ecobiologica hanno o possono avere un percorso analogo fondato su nuove conquiste etiche ed ambientali come la valorizzazione del territorio, il Km 0 e la filiera corta?

La cosmesi ecobio nasce nel nostro Paese sul web e da qui cresce con la formazione di consumatori critici. Si comincia a considerare l’importanza non solo di condurre uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente consumando cibi biologici, ma anche di utilizzare per la propria pelle prodotti realmente naturali, di cosmesi ecobio ed a loro volta più rispettosi dell’ambiente sia per il loro sistema di produzione, sia per la loro biodegradabilità. Quanti di noi siamo passati in tale ottica da consumare cibi bio a prodotti di cosmesi ecobio?

Probabilmente è stata anche la crisi ambientale ed economica a costringerci ad una maggiore sensibilità per il mondo in cui viviamo: rispettare l’ambiente che ci circonda significa prima di tutto rispettare noi stessi!

La cura dell’ambiente non è un movimento o un’ideologia, è il nostro prossimo gradino evolutivo. – Daniel Goleman

In tale contesto il biologico cresce infatti sempre di più, mentre nel settore alimentare accanto ed oltre il tema del bio si afferma quello della filiera corta e del biologico locale.

Si inizia a pensare che sia un bene non solo il cibo bio ma locale. Si percepisce il valore aggiunto del pomodoro o dell’insalata di provenienza certa e conosciuta. Tali cibi non sono anche più sicuri per noi? Sapendo da dove vengono, chi li ha coltivati e come, si conosce realmente ciò che mettiamo nel nostro piatto!

campo km 0

E nella cosmesi ecobiologica? Il Km 0 in questo ambito che ruolo assume?

Pensate sia arrivato il momento di porsi il problema e di fare qualche ulteriore riflessione a riguardo?

Per esempio: un cosmetico ecobiologico realizzato con procedimenti a basso impatto ambientale, rispetta in toto la sua ecocompatibilità se creato attraverso l’utilizzo di materie sì bio ma tutte provenienti da diversi posti e paesi lontani? I km percorsi da ogni singola materia prima per la realizzazione di quel cosmetico che impatto hanno sull’ambiente?[2] Non sarebbe più ecocompatibile e quindi coerente con la sua stessa natura, un cosmetico ecobio creato reperendo il più possibile materie prime biologiche in loco?

Il km 0 ha un suo senso compiuto e costituisce un plus valore anche nella cosmesi ecobio?

Biofficina Toscana da sempre pensa di sì ed è per questo che nasce e si sviluppa perseguendo la filosofia del Km 0, producendo in Italia (Toscana) e reperendo pregiate materie prime locali in un viaggio alla continua ricerca di piccoli produttori e piccole aziende toscane che fanno del bio non solo un lavoro ma una reale passione, con convinzione ed entusiasmo!

Una ricerca non facile, un percorso ancora imbattuto che pone ostacoli di diversa natura, ma che porta ad una maggiore conoscenza del proprio territorio, a scovare colture o inziative di recupero particolari, a sapere la storia che racconta ogni singola materia prima utilizzata (da chi viene coltivata, come, dove, com’è estratta…).

Perseguendo il Km 0 nella cosmesi ecobio si conosce realmente quanto mettiamo nel nostro cosmetico ed il valore quindi di quanto stiamo utilizzando nella direzione di quello che ormai si è a ragione affermato come uno slogan naturalista Consumare meno, Consumare meglio per un consumo critico, consapevole e di qualità per noi e per l’ambiente!

E tu che tipo di consumo sostieni?


[2] Cfr.”L’impronta ecologica” di Wakernagle and Rees (1996), a cura di Giulia di Leo,  Dipartimento di Scienze Ambientali, Università degli Studi di Parma, 2011;  http://comune-info.net/2013/01/impronta-ecologica-per-ogni-prodotto/; http://www.consumieclima.org/modulo2/impronta.html; http://www.carbon-footprint.it/carbon-footprint-prodotto.html.